L’Istituto per il Credito Sportivo, con emendamento a un testo che si dovrebbe occupare di altro, diventerà la banca della cultura ed addirittura dell’edilizia universitaria
Il Senato è impegnato nella conversione del decreto legge 14 dicembre 2018, n. 135, che detta norme per la semplificazione per le imprese e per la pubblica amministrazione. Questo passaggio parlamentare si trasforma in un’occasione per cambiare radicalmente il testo o per inserire norme del tutto nuove magari con la speranza che il linguaggio burocratico di riferimenti normativi e rinvii incrociati riesca nascondere qualche passaggio altrimenti “indigesto”.
Un emendamento assegna all’Istituto per il credito sportivo il compito di gestire un fondo di garanzia
Così sembra essere per l’articolo 1 di questo decreto legge al quale con un emendamento si è aggiunto l’articolo 1 bis che assegna all’Istituto per il credito sportivo il compito di gestire un fondo di garanzia per i mutui relativi al finanziamento di investimenti o di iniziative di sostegno, sviluppo e nel settore dei beni e delle attività culturali, nonché destinati all’acquisto, alla costruzione, alla ristrutturazione e al miglioramento di luoghi e immobili destinati ad attività culturali o strumentali ad esse“.
Questo fondo ha una dotazione iniziale di 10 milioni (comma 3) che può essere incrementato con altre risorse del Ministro dell’Economia (comma 4).
La parte più interessante nascosta nei riferimenti normativi
Ma la parte più interessante, sempre nascosta nei riferimenti normativi incrociati tra loro, è che il fondo può essere utilizzato per la concessione di contributi in conto interessi sui mutui anche “per la realizzazione di interventi nel settore dei beni e delle attività culturali, dell’edilizia scolastica e universitaria“.
Insomma sembra finalmente realizzarsi il sogno di altri precedenti ministri della Cultura e dell’Istruzione di avere una banca da dirigere e alla quale, magari, chiedere di intervenire nelle situazioni ritenute importanti (sul modello Cassa Depositi e Prestiti per i governi).
L’Istituto per il Credito Sportivo diventerà la banca della cultura ed addirittura dell’edilizia universitaria
L’Istituto per il Credito Sportivo, con emendamento a un testo che si dovrebbe occupare di altro, diventerà la banca della cultura ed addirittura dell’edilizia universitaria: se si cambiasse anche il nome probabilmente sarebbe felice Veltroni.