di Giacomo Mazzocchi
Fabio Fognini regala allo sport italiano una pagina storica
sia per il valore dell’impresa in se stessa – conquista la semifinale al Torneo ATP di Montecarlo – sia, soprattutto, per le emozioni che ha regalato a chi ha avuto la fortuna di seguire il suo match contro il croato Gorna Coric.
Assistere ad una partita di tennis di Fognini è come guardare un thriller di Hitchcock: un susseguirsi di colpi di scena e di emozioni ma anche spettacolo tecnico di livello unico
Nessuno al mondo gioca il tennis di Fognini o, almeno, sa usare la racchetta.come lui. Magistralmente.
La sua carriera è stata di alti e bassi per il suo carattere eccessivamente sensibile che compromette – spesso – il suo rendimento. Magari litiga con un giudice oppure con uno spettatore, sfascia una racchetta o lancia la pallina in tribuna per prendersi un warning (come oggi pomeriggio).
Ma lo spettacolo sportivo che riesce a rappresentare, se mantiene i nervi a posto, è assolutamente unico
Oggi a Montecarlo, nei quarti, ha vissuto forse la sua giornata migliore e forse perché in tribuna, accanto all’allenatore degli azzurri Corrado Barazzutti, c’era sua moglie Flavia Pennetta, una delle migliori tenniste italiane di tutti i tempi.
La presenza della consorte e dei tanti amici arrivati dalla natia Arma di Taggia lo hanno fatto sentire a casa e gli hanno fatto tenere la testa a posto, tanto da rendere possibile il recuperare una partita che sembrava compromessa.
Davanti a lui, questa nuova stella della racchetta, Borna Coric croato di Zagabria
Ragazzone di 1,90 mt, solidissimo e allenato dal mago Riccardo Piatti. Recentemente è salito nelle graduatorie mondiali raggiungendo la nona posizione, contro il 13simo posto di Fognini.
C’era grande attesa per questo incontro perché Fabio aveva raggiunto i quarti battendo – nientepopodimenoche – il numero 3 del mondo, quell’Alexander Zverev, sua bestia nera, che agli Internazionali di Roma 2017 gli ha bruciato l’occasione di andare in semifinale. Contro il tedesco di Russia aveva sempre perso, ma questa volta, a casa sua (Monte Carlo) e con Pennetta in tribuna, Fognini ha bruciato Zverev in due soli set.
Oggi disastroso il primo set: 1-6 in 27 minuti
con Fognini, frustrato forse da uno spicchio di sole radente al momento del suo primo servizio, capace di perdere ben 11 punti consecutivi scrivendo sul tabellone un secco 0-3, con Fabio sempre in balia dell’aitante croato e diventato rapidamente 1-6. Il collasso è proseguito anche nel secondo set, con Coric che strappava l’ennesimo servizio portandosi sul 2-0.
A questo punto la svolta
Fognini si faceva fasciare un gomito ed improvvisamente il match cambiava storia diventando tutto in salita per il croato (che già stava quasi festeggiando). A Fognini entravano tutti i colpi e Coric sbagliava tutto: per lui un vero calvario. Il tennis di Fognini era un vero show di tutto lo scibile tennistico. Fabio strappava per quattro volte consecutive il servizio all’avversario fra gli applausi ed i cori del pubblico. Il secondo set si chiudeva 6-3 per Fognini ed il terzo aveva un senso solo per la tenace resistenza del croato deciso a non mollare fino alla fine.
Che show!
Ma le cose non finiscono qui. Alle 13.30 Fognini se la vedrà con Nadal, il Re di Monte Carlo avendolo vinto ben 11 volte, il Re incontrastato della terra rossa. Usciti di scena sia Djokovic che Zverev, dei grandi è rimasto solo l’iberico Rafa, il numero 2. È proprio lui che Fabio deve affrontare.
Non c’è due senza tre..
Attenzione, Nadal ha sofferto due ore ed un quarto per superare il mancino argentino Pella e Fognini è uno dei pochissimi che può vantare successi sulla terra rossa nei confronti di Nadal: è accaduto ben due volte nel 2015, e dunque.. non c’è due senza tre.
Questa finale rappresenta comunque già uno storico traguardo per Fognini ed il tennis italiano.