di Giacomo Mazzocchi
Mai visto un tennis così!
Il coro è unanime, specie fra chi di tennis e sport ne ha viste tante.
Fabio Fognini, dopo aver stroncato in due set il biondo gigante russo-alemanno Zverev (numero tre al mondo), oggi a Montecarlo si è permesso il lusso di ‘matare’ in semifinale il Re del tennis su terra rossa.
Rafa Nadal che il torneo monegasco se l’è aggiudicato ben 11 volte di seguito e che nel ranking mondiale sono anni che viaggia fra il primo ed il secondo posto.
Il tennis messo in mostra da Fognini non è mai stato perfetto come in questa partita
e gli spalanca la porta alla sua prima Finale di un Torneo ATP. Un tennis totale dove lo scambio prolungato e preciso di diritto e rovescio si illumina in continuazione con tutti gli altri colpi, accelerazioni, variazione tattiche.
Tutta arte che il ligure sciorina con una spavalderia e sicurezza davvero entusiasmanti
In questi giorni i ha umiliato i più grandi al mondo: giovani talenti arrivati al top; veterani indomiti che dominano la scena da anni. Tutti umiliati al cospetto di un maestro che li fa trottare su e giù per il rettangolo trattandoli come fossero ragazzini di primo grido. Il tutto con una facilità e disinvoltura davvero disarmanti.
Che bello questo tennis! Estroso, geniale, divertente, magico
Fra il tennis di Fognini e quello del ‘resto del mondo’ corre la stessa differenza che esiste fra il calcio dei cultori del modello Crujiff-Guardiola- Ajax, brillante, allegro, fantasioso ed emozionante, e quello ‘melinato’ e difensivistico praticato dai club italiani che badano solo a essere primi nel proprio paese accaparrandosi i migliori giocatori in circolazione; con il risultato di rimanere ultimi sul piano internazionale, diffondendo solo monotonia e noia.
La consorte deve avere avuto oggi un influsso davvero decisivo sul rendimento del coniuge in campo
Infatti, si sa che a Fognini saltano con una certa facilità i nervi, andando spesso nel pallone. Oggi invece nemmeno il mancato intervento del giudice di sedia per un asciugamano volato in campo a disturbarlo (proteste e “warning” nei suoi confronti nel primo set sull’1-2 per Nadal) gli ha compromesso la concentrazione.
Non lo hanno turbato nemmeno le folate di vento fastidiose che rendevano tutto più problematico; e neanche un fallo di piede (inesistente) nel secondo set ha spostato di una virgola il suo tennis bello, spettacolare, vincente ed avvincente.
Un autentico regalo al Tennis e a tutti coloro che hanno avuto la fortuna di assistere alla performance
Ma non sono state tutte rose e viole come potrebbe dire il punteggio, un secco 6-4 6-2. L’inizio è stato indecifrabile, confuso dalle anomalie create dal vento, con Fognini che strappava il servizio allo spagnolo al primo game commettendo poi diversi errori fortuiti che consentivano a Nadal di portarsi sul 3-1. Ma Fognini c’era veramente e in grado di controllare anche il vento con il suo braccio straordinario.
Lentamente, inesorabilmente è salito sulla cattedra e non è più sceso
Dal 3-4 per Nadal ben otto magici game consecutivi con scambi tesi ed intensi intervallati da colpi tutti da sottolineare: il set si chiude 6-4, il secondo vola rapidamente verso il 5-0. Fognini c’è ma anche Nadal, benché stralunato, c’è e non ci sta, nella sua Montecarlo ad essere preso a pallate in faccia.
Nadal è un campione purissimo con un fisico d’acciaio, dotato di grande orgoglio e in grado di effettuare rimonte epiche
Così, sul 5-0 per Fognini e servizio Nadal, 0-40 per Fabio. Tre match ball sprecati da Fognini mentre Nadal, lottando come un leone, conquista il game e strappa anche il servizio successivo a Fognini: 2-5.
Qualche italiano sugli spalti trema davvero
Ma Fabio mette d’accordo tutti chiudendo con un paio di lungo linea di diritto e di rovescio. Nadal salva la faccia e sono contenti tutti.
Domani dalle 14.30 la finale su Sky sport
Avversario di Fognini, la seconda sorpresa del torneo che ha visto la caduta di tutti gli dei: il serbo Dusan Lajovic che dovrebbe poter tenere abilmente a bada.