di Giacomo Mazzocchi
Nuova clamorosa impresa del tennista italiano Matteo Berrettini: a Londra, nel terzo match della Finale Masters ATP, ha superato 7-6, 6-3 Dominic Thiem. L’austriaco aveva battuto nei primi due turni del più qualificato e ricco torneo del Mondo – cui accedono soltanto i primi otto giocatori della ultimissima graduatoria mondiale – Novak Djokovic e Roger Federer.
È la prima volta che un tennista italiano conquista una partita all’ATP Masters. Solo altri due azzurri sono riusciti nell’impresa di accedervi, oltre 40 anni fa, negli anni settanta, quando con Adriano Panatta e Corrado Barazzutti il tennis italiano si era insediato ai vertici mondiali. Ma nessuno degli azzurri di Davis era riuscito era riuscito a vincere una sola partita.
Il 23enne giovanottone romano (1,96 x 95 kg) ci è riuscito: 1) scalando negli ultimi mesi le classifiche a suon di successi in giro per il mondo e portandosi in pochi mesi dal n. 54 al n.8. 2) poi, oggi pomeriggio a Londra, imponendosi su Thiem con una prestazione eccellente sia dal punto di vista tecnico-atletico che di carattere e dimostrandosi davvero campione completo.
Berrettini ha iniziato la partita palesemente emozionato e titubante, intimidito da un avversario arcisicuro di sé dopo i successi contro i dominatori del tennis mondiale degli ultimi 10-15 anni. Ha sofferto quando serviva l’austriaco, era discontinuo quando toccava a lui: è riuscito però a non offrire palle break, così come Thiem.
Match in equilibrio anche per quanto riguarda il servizio: più potente Berrettini, più preciso Thiem. Ma Matteo cresce: al settimo game offre una splendida dimostrazione dell’efficacia tecnica del suo tennis: strappa il servizio a Thiem mettendo a segno tutto il repertorio del suo miglior tennis. Incomincia con un lob su discesa a rete dell’avversario per poi concludere con una voléé sotto rete. Quindi una contro smorzata, poi un passante, questa volta di rovescio. Strappa così il servizio a Thiem lasciandolo a zero.
Sul 4-3 l’italiano mantiene il servizio e si porta sul 5-3, a due passi dalla vittoria del set. Ma Berrettini si rilassa, perde la concentrazione. Commette tre errori consecutivi e concede il contro-break: tutto da rifare, si va sul 6-6 e al Tie Break. Serve Thiem che perde il primo punto, Berrettini vola sul 5-1 e chiude facilmente il set concedendo solo 3 punti all’avversario.
Nel secondo set Thiem resiste alla superiorità di Matteo per i primi 4 giochi. Poi, sul 3-2 per l’italiano, arriva il game della verità. Thiem serve e si porta in vantaggio 40-15. Matteo vince tre scambi e, su palla diagonale angolata, fredda l’avversario con un impossibile passante di rovescio a due mani, per giunta di controbalzo, e si aggiudica il gioco. È il break decisivo, infatti il set ed il match viaggiano verso la conclusione: 7-6 6-3.
Matteo Berrettini non è più una bella novità per lo sport italiano, è una realtà. Un autentico campione di 23 anni con davanti molti anni di gloria per lui e per gli italiani.