di Giacomo Mazzocchi
Si è al terzo turno del torneo di apertura della stagione – Australian Open, uno dei 4 del prestigioso Grande Slam – e tutti si aspettavano che, dopo avere disputato, e vinto, i primi due turni ognuno su cinque set, quasi tutti al tie break, al terzo match Fabio Fognini avrebbe in qualche modo pagato l’eccessivo dispendio di energie. Errore: in campo, questa mattina, si è forse visto il miglior Fognini di sempre, quasi che quelle due maratone di complessivamente 8 ore in tre giorni fossero state solo un proficuo allenamento.
Il suo avversario, Guido Pella (mancino argentino di chiare origini italiane nel fisico ed anche nella caparbietà tipica degli immigrati) ha venduto a caro prezzo la sua pelle da n. 60 del ranking mondiale, senza mai arrendersi e pronto ad approfittare di qualsiasi appannamento del ligure. Purtroppo per lui, e per i detrattori di Fognini, la ‘classe non è acqua’ ed agli antipodi australiani stamane si è visto il Fognini più forte di sempre ed ai tanti Italo-australiani accorsi alla Rod Laver Arena è stato regalato un match di tennis fra i più piacevoli visti in un continente che fa del tennis, assieme al rugby, il suo sport prediletto.
Battaglia aspra sin dal primo fino all’ultimo delle due ore ed un quarto di gioco. Primo set in cui i due avversari difendono egregiamente il proprio servizio fino al tie break. Come al solito, Fognini impiega i 12 games per studiare l’avversario ed anche per interrogarsi sul proprio stato di forma e sulle condizioni della caviglia sinistra bendata.
Al tie break del primo set sfodera il suo tennis: è come se Pella non esistesse, Fognini non gli concede nemmeno un game e finisce 7 a 0. Non si era mai visto vincere un tie break in un torneo mondiale senza lasciare neanche un punto all’avversario. Ma il repertorio tennistico di Fognini non ha eguali, così come il suo ‘braccio’. Talvolta possono venire a mancare le gambe o la concentrazione, Così dovrebbe essere anche in questa circostanza aggravata dalla stanchezza accumulata.
Al contrario, ciò che stupisce sono lucidità e reattività; ed ancora, i colpi tutti di polso con cui trasforma una palla difficile in un colpo da maestro irraggiungibile per l’avversario: un passante, un lob, una smorzata (anche un colpo con le spalle alla rete). Ottime le sue prime palle di servizio e frequenti gli aces. Strappando al sempre fiero Pella il servizio al sesto ed ottavo game, Fognini si aggiudica 6-2 anche il secondo set, e senza mostrare segni di cedimento, memore di quanto era successo nel match al secondo turno quando, in vantaggio 2-0, aveva permesso che Thompson, rimontando 2-2 , lo costringesse al tie break nel quinto to set.
Al contrario, la sua attenzione è rimasta altissima anche quando Pella ha buttato nel match ogni propria risorsa e i due si sono strappati vicendevolmente il servizio per 5 games a partire dal 3-2 in favore del ligure. Fognini ha mantenuto la calma – senza uscire dai gangheri come quasi sempre gli accade, anche quando un giudice ha sbagliato vistosamente un intervento e l’arbitro di sedia non ha condiviso le ragioni del Fabio nazionale.
Fognini, anziché farsi venire una crisi isterica, questa volta si è limitato a ridere beffardamente e a continuare a giocare sorridendo strappando il servizio a Pella e portandosi sul 4-2, per poi vincere anche il terzo set 6-3. Il successo finale 7-6, 6-2, 6-3 gli spalanca le porte per gli ottavi di finale. Il miglior Fognini di sempre Incontrerà Tennys (un nome, una garanzia) Sandgreen, statunitense n. 100 al mondo che si è permesso di eliminare Matteo Berrettini n. 8. Fognini ha tutti i mezzi per entrare nei quarti e vendicare il suo giovane connazionale che fino a ieri lo precedeva nel ranking mondiale.
Questo Fognini, maturo, che controlla i suoi nervi e che è pronto mentalmente e fisicamente può andare lontanissimo: solo Djokovic mostra uno stato di forma pari alla sua. Dunque, grande Fognini, ma anche grande Italtennis con Camila Giorgi, anche lei autrice di una grande prestazione benché uscita al terzo turno con la ex n. 1 al mondo Angelica Kerber ma dopo i netti successi in 2 set sulla tedesca Antonia Lottner e la ex Numero 2 Svetlana Kuznetsova.