Passione, talento, determinazione: dalla palestra di periferia al podio d’Europa
Anthony El Moety, romano di Torre Angela, nasce nel 2008. E’ vicecampione d’Europa di Boxe 2023 categoria 50 kg.
“Permesso?” Chi ci accoglie alla Roma Boxe Torre Angela e’ proprio lui, Anthony El Moety detto ‘il principe’. Sono circa le 15:30 di un freddo giorno feriale, Anthony sta facendo i compiti sul bancone della palestra, bellissima e di proprieta’ della sua famiglia, proprio nel cuore di Torre Angela, periferia sud est della capitale: “Inizio ad allenarmi alle 16:30” esordisce “e dunque mi devo sbrigare o rischio di non farcela”.
I compiti servono per andare bene a scuola: Anthony, infatti, frequenta il secondo anno di Scienze Umane al Liceo Benedetto da Norcia. Noi lo sapevamo perche’ prima avevamo fatto una capatina a scuola dove Anthony e’ conosciuto come pugile da quasi tutta la studentesca e dai professori non solo di Scienze Motorie.
Come mai questo soprannome cosi’ impegnativo? “Ma no, ho voluto questo nomignolo perché Mamma e Papà mi hanno sempre chiamato il principe di casa: tengo molto alla mia famiglia, mio padre Alessandro e’ il mio allenatore, poi c’e’ mia mamma Roberta e mio fratello Marzio. E i miei nonni. La palestra e’ di mio padre: gestisce e mi allena oltre ovviamente a seguirmi in giro per il mondo quando combatto”.
Nasci pugile o ci diventi con gli anni? “Credo di esserci nato: la prima volta che sono entrato in palestra mi sono messo subito a boxare. Avevo tre anni e non ho più smesso”.
L’ultimo match ufficiale combattuto? “A novembre ho combattuto a Goteborg, in Svezia, una competizione con 500 pugili. Stavo molto bene e ho vinto in finale su un atleta inglese”. “Il 29 dicembre – sottoline – mi sono inoltre aggiudicato un match contro un atleta molto duro e piu’ grande di me, Leonardo Moreschi in una kermesse pugilistica organizzata dalla “Roma Boxe Torre Angela” con la partecipazione anche degli atleti Valerio Cancelli e Silvia Bignami. Abbiamo anche avuto il piacere di ospitare nel parterre il Presidente del Comitato Regionale Lazio Pugilato Adrio Zannoni.
Pensi che qualcuno tra i tuoi avversari ti sottovaluti perché, tu così asciutto, si ritiene superiore fisicamente? “Si, mi sottovalutano specialmente gli avversari bassi e tozzi. Pero’ sul ring gli dimostro che si sbagliano” (ride ndr).
Quanto ti alleni? “Mi alleno 6 giorni a settimana. Ovviamente poi ci sono gli incontri”.
Le tue motivazioni, i tuoi obiettivi? “Le motivazioni per continuare a boxare le trovo dentro di me anche grazie alla mia famiglia che mi sostiene. Anche a scuola – la dirigenza, i miei professori, i miei compagni di classe – mi sostengono tenendo conto dei miei impegni specialmente internazionali. Sono importanti anche i miei amici che sento anche quando sono lontano”. “Per quanto riguarda gli obiettivi – prosegue – il primo e’ quello di allenarmi e migliorare ogni giorno ma poi possono diventare ancora piu’ concreti, come il desiderio, anzi la volonta’ di partecipare alle Olimpiadi 2028 di Los Angeles. Ma solo perche’ per le prossime di Parigi del 2024 sono ancora troppo giovane (sorride ndr). So gia’che sara’ durissima”.
Come ci si sente ad essere vicecampione d’Europa a 15 anni? “Sono già stato vicecampione d’ Europa a 13 anni, nel 2022: e’ bello ma lo considero essere solo una tappa della mia carriera da pugile. Allora ero il meno considerato ma sono comunque riuscito a vincere anche contro avversari che avevano alle spalle molti più incontri di me. Anche quest’anno sono arrivato in finale dopo match molto intensi ma il mio avversario armeno e’ stato ancora piu’ bravo di me. Certo, lui aveva disputato 206 match e io 34…”
Inizia a fare buio ed e’ arrivato il momento di lasciare Anthony ai suoi allenamenti:
in bocca al lupo, ragazzo…