Cosa e’ veramente successo alla candidatura di Roma per i Mondiali Atletica 2027?
Abbiamo voluto aprire cosi’, con la cerimonia di apertura dei meravigliosi Mondiali di Atletica Roma 1987 cui tanti di noi hanno assistito da curve e tribune.
RENDERE PUBBLICA TUTTA LA DOCUMENTAZIONE PRODOTTA PER OSPITARE I MONDIALI DI ATLETICA 2027
Questo l’impegno di SportPolitics, richiedere la documentazione prodotta da ognuno dei protagonisti di questa tristissima vicenda di 37 anni dopo (Governo, Coni, Fidal, Comune di Roma).
Anche ascoltando – finalmente – le dichiarazioni che il Presidente del Coni Malago’ ha rilasciato sul ritiro della candidatura di Roma ad ospitare i Mondiali di Atletica del 2027 non si capisce cosa sia veramente successo, perche’ la Fidal l’abbia ritirata per “assenza delle condizioni minime per partecipare”. Questo ad un passo dalla votazione IAAF (la federazione internazionale) per l’assegnazione poi ottenuta da Pechino. Peccato, siamo sicuri che L’Italia avrebbe potuto contare anche sull’appoggio del suo Presidente Sebastian Coe (vedi foto), certamente non un nostro nemico.
Plausibilmente, se approvata dal consiglio della IAAF, la nomina di Roma a citta’ organizzatrice avrebbe portato una ricaduta positiva, oltre che sulla Capitale, anche sul Paese e – forse – sulla pratica di base della Regina degli Sport. Dunque ci si chiede, scorrendo le dichiarazioni dei diretti interessati (Coni, Governo, Comune di Roma in primis) se sia stato fatto il possibile, se ci siano responsabilita’ e di che genere, se le coperture (Governo e Comune di Roma) potevano essere trovate oppure no.
In ballo c’erano 85 milioni di euro di soldi pubblici ma il relativo dossier, parole del Ministro dello Sport, non era all’altezza
Il botta e risposta durissimo tra il Ministro dello Sport Andrea Abodi e Alessandro Onorato, Assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda fedelissimo del Sindaco Gualtieri, rende perfettamente l’idea della posta politica in gioco: Onorato aveva affermato, in una intervista a Roma Today, che “il Governo aveva costretto la Fidal a ritirarsi” provocando la secca e durissima la dichiarazione di Abodi rilasciata al Corriere della Sera e rilanciata da Dagospia dove il Ministro si e’ scagliato contro la gestione del dossier (consulta dichiarazioni e altro nel documento a fine articolo).
Le faide interne alla Fidal di Stefano Mei, Presidente azzoppato, non hanno certo aiutato a creare il clima necessario e soprattutto il dialogo con le parti coinvolte che, ripetiamo erano:
• Governo (che avrebbe dovuto stanziare soldi del contribuente)
• Fidal (che avrebbe dovuto presentare il dossier)
• Coni (supervisore delle federazioni sportive e punto di arrivo dello Sport di vertice italiano)
• Comune di Roma (primo beneficiario della ricaduta economica dell’evento e che avrebbe dovuto impegnarsi economicamente attraverso strumenti ufficiali.
Le fonti interpellate da SportPolitics confermano l’effettiva ‘leggerezza’ del dossier preparato dalla Fidal. Il rammarico cresce se si pensa a quanto scritto a proposito della consulenza super partes richiesta dal Ministro e affidata alla Deloitte (budget stanziato di 65.000 euro) di cui si conosce solo una nota relativa al ritorno economico superiore all’investimento necessario. Dove sono i documenti ufficiali? Tutti sanno che per dossier di questo livello (ma anche di importi minimi) tante aziende italiane si si rivolgono a societa’ specializzate nella loro preparazione: perche’, se e ‘ vero quanto riportato, nello scorso autunno Abodi ha dovuto richiedere alla Fidal tale consulenza? Ci si credeva o no in questo progetto? Era un’occasione per il nostro paese? Perche’, se cosi’ e’ stato, la candidatura e’ stata ritirata con la motivazione “assenza delle condizioni minime per partecipare”? Il tavolo con tutti gli attori coinvolti e’ stato mai organizzato?
Vorrei sapere cosa ne avete avuto il mio contatto e chi scrive , nome e cognome