Prendiamo la notizia di questi giorni, quella che vede il Ministro dello Sport Andrea Abodi promotore di un decreto che, di fatto, toglie alla FIGC il controllo sulle attivita’ amministrative delle societa’ di calcio accollando inoltre i costi di tale nuovo organo amministrativo proprio alle societa’: dovranno pagare quindi le società stesse (ad oggi in carico alla FIGC). Tradotto: il governo vuole togliere al calcio l’autonomia sui controlli. Attualmente, le societa’ di calcio sono sottoposte all’approvazione e ai controlli da parte delle federazioni sportive nazionali cui sono affiliate, per delega del Coni, e quindi va da se che dovrebbe essere cambiata una legge dello Stato. Servirebbe dunque inserire quel testo in un decreto legge e l’idea del Ministro per lo sport e i giovani è (era) quella di inserirlo in un decreto di legge di interventi urgenti sulle imprese agricole pur non essendo certamente tale decreto urgente. Dunque un’eventuale novità potrebbe non essere operativa da subito. A questo si aggiunge l’ulteriore volonta’ del Ministro di riportare sempre sotto l’ombrello governativo l’organizzazione dei Grandi Eventi Sportivi (GES), a ulteriore conferma di un progetto organico di accentramento di alcune attivita’ da sempre appannaggio del mondo sportivo.
Una normale attivita’ politica viene pero’ letta dagli analisti in modo diverso. Le voci raccolte da SportPolitics raccontano di un bel trappolone teso al Ministro Abodi, tecnico competente e di raffinata eleganza, che pero’ non riscuoterebbe consensi nel cerchio magico della Meloni che da sempre e’ il ‘main sponsor’ del Ministro. L’unico pero’. E dunque la proposta del Ministro di accentrare nelle mani del governo il controllo sui conti del Calcio – e altro – sarebbe anche da ricondurre ad una sua strategia rivolta ad adempiere con particolare energia alla visione del governo di accentrare le competenze, riconquistando cosi’ un peso specifico perso strada facendo. Ma la notizia esce forse un po’ troppo presto, quando ancora e’ sul nascere e bisognosa di ritocchi e soprattuto di confronto con le parti in causa. Certo che Abodi e’ quello che e’ stato posto a presiedere il Credito Sportivo dal governo Renzi attraverso il suo Ministro dello Sport Luca Lotti e questo ha sempre pesato sul suo curriculum di Ministro del Governo Meloni.
Sempre nei corridoi che percorriamo, girano anche i nomi di chi, non prima delle elezioni europee, potrebbe prendere il posto di Abodi dopo un mini o maxi rimpasto stante la vicinanza con il cerchio magico. Si parla dell’On. Paolo Trancassini, laurea in Giurisprudenza e fedelissimo della prima ora, gia’ sindaco di Leonessa e componente della Commissione Bilancio (in gioventu’ portiere di calcio di raro talento).
Ma anche dell’On. Marco Perissa, segretario della Commissione Sport della Camera dei Deputati, Coordinatore romano FDI, imprenditore sportivo, ex atleta di nuoto di livello nazionale molto preparato tecnicamente e politicamente.
Non rimane che attendere gli eventi che caratterizzeranno l’imminente periodo estivo.