a cura di Redazione
Decreto dignità, quattro motivi di discussione per lo Sport
Dal 12 agosto è vigente la legge 96/2018 detta Decreto dignità e l’articolo 13 -Titolo V è dedicato alle Società sportive dilettantistiche (testo completo)
Il primo argomento di discussione e buona notizia, come riportato nei precedenti articoli, è certamente l’attenzione che l’esecutivo mostra di avere per questo mondo così complesso (nella totale assenza di commenti da parte della stampa e dei media in generale sull’articolo 13 in questione).
In secondo luogo, come preannunciato dal Sottosegretario con delega allo Sport Giancalo Giorgetti durante la presentazione, sono state cancellate le Società Sportive Dilettantistiche (SSD) lucrative introdotte dal precedente governo con la legge di bilancio 2018.
Terzo, pur riscuotendo questa attenzione, il Fondo per lo Sport gestito direttamente dall’ufficio Sport della Presidenza del Consiglio dei Ministri, non avrà a disposizione risorse di bilancio ma esclusivamente derivanti da risparmi e maggiori entrate (fiscali) dovuti alle norme contenute nel decreto stesso (vedi cancellazione delle Società Sportive Dilettantistiche lucrative). Insomma, lo Sport si autofinanzia, infatti il governo ha deciso di non investire risorse fresche.
Quarto, i compensi a istruttori e dirigenti: la somma di 10.000 euro stabilita dal precedente esecutivo come tetto massimo (al posto dei precedenti 7.500 euro) è rimasta vigente.
Tale elevato importo favorisce di fatto il precariato nel settore (parliamo di 833 euro mese x 12 mesi) in quanto autorizza il mancato versamento di contributi previdenziali e assistenziali con tutte le conseguenze sulla tutela e sul futuro degli istruttori sportivi, senza tralasciare che rende più semplice l’elusione fiscale essendo tali rimborsi irrilevanti ai fini della dichiarazione dei redditi.
Ci si potrebbe aspettare – magari – la pubblicazione di un testo coordinato per consentire a tutto il settore di avere chiarezza nell’applicazione delle norme (ascolta qui l’audizione di Giorgetti del 1° agosto scorso alle Commissioni congiunte 7a Senato e VII Camera sulle linee programmatiche del Governo in materia di sport).