Nicola Biondo (1970, giornalista professionista) tra le altre cose ha diretto dall’aprile 2013 al luglio 2014 l’ufficio comunicazione del M5S. Nel 2018, con Marco Canestrari, ha pubblicato sullo stesso argomento e con lo stesso editore “Supernova”.
Marco Canestrari (1983, sviluppatore informatico) dal 2007 al 2010 ha lavorato presso Casaleggio Associati. Nel 2018, con Nicola Biondo, ha pubblicato sullo stesso argomento e con lo stesso editore “Supernova”.
“Davide Casaleggio ha occhi e orecchie nelle stanze di Palazzo Chigi e in quelle dei Ministeri economici e amministra di fatto il partito al governo. Davvero vogliamo credere che questo non sia un problema?”
(Con questo libro) “Non cambieremo forse il corso della storia, ma potremo almeno dire senza tema di smentita: non ci siamo fatti coglionare“. Così chiudono Biondo e Canestrari dopo 170 pagine fitte di episodi ben documentati dai quali emerge la struttura che fa capo al movimento che in Italia è, al momento, il primo ‘partito politico’ avendo raccolto alle elezioni del marzo 2018 più del 32% sia alla Camera che al Senato.
“Davide Casaleggio non è sottoposto ad alcun controllo democratico. Gestisce il suo sistema senza una carica elettiva, senza nemmeno un ruolo ufficiale nel partito”
E’ possibile portare avanti la ‘disintermediazione’ – l’interruzione del rapporto esistente tra cittadini e politica operato dai partiti tradizionali vagheggiata dal M5S – e a quale prezzo? Secondo gli autori, se c’è stata, “questa è avvenuta indebolendo le garanzie democratiche (…). Quello che stiamo sacrificando è la tutela del bene comune a vantaggio di quelli privati“.
Le nostre democrazie sono pronte a questi metodi di gestione del consenso e del potere?
“Siamo di fronte a un fatto nuovo, a un modo nuovo di concepire, usare la politica e le istituzioni, e non siamo sicuri di avere gli strumenti per contrastare le interferenze degli altri poteri sulle decisioni che la politica deve prendere“.
Questa inchiesta poggia sul racconto di chi ha contribuito a far nascere il ‘sistema’ e di tanti altri. Tra questi, alcuni ne fanno ancora parte.