di Giacomo Mazzocchi
L’Italia vince anche la sua seconda partita in Coppa del mondo di Rugby contro il solido Canada (48-7) e soprattutto lo fa, anche questa volta, con 7 mete e contro un avversario più forte della Namibia, almeno dal punto di vista della consistenza fisica.
L’Italia ha raggiunto perciò tutti gli obiettivi che si era prefissata, cominciando da quello di dare a tutti e 31 giocatori portati in Giappone l’opportunità di dimostrare il proprio valore in campo. O’Shea si proponeva di stabilire il valore dei singoli in rapporto ai reparti: dalla mediana alla terza linea alla mischia chiusa, alle touche: dalla difesa agli attacchi a largo, ai calci tattici ed a quelli piazzati. Ed alla disciplina per evitare calci di punizione: le risposte di oggi sono risultate tutte positive, soprattutto perché gli 8 elementi del pack nordamericano, per esempio, superavano i 900 chilogrammi (oltre 110 kg a soggetto) quasi 30 chili più degli azzurri che in otto si fermano a 890 Kg. Eppure, la tecnica e la determinazione azzurra hanno travolto l’avversario sia in mischia chiusa che nelle touche, portando gli avanti italiani a realizzare ben cinque mete su sette.
È stato così confermato che la terza linea azzurra (comprendente sette giocatori, uno migliore dell’altro) è probabilmente la più forte al mondo. Sono loro l’ago della bilancia delle partite. Con flanker e numeri otto a posto si è a cavallo sia per l’attacco che per la difesa. Fantastico il rendimento della terza linea anche in assenza di Capitan Parisse. Mbandà ha placcato perfino l’erba del prato di Fukuoca mentre Ruzza ha mostrato di essere bravo anche in seconda linea. Il livello altissimo raggiunto dagli avanti si è tradotto in metri e metri strappati e calci di punizione a favore. Polledri è stato nominato Man of the Match
Nelle fila arretrate da segnalare le prove di Minozzi, imprendibile ed onnipresente, e di Campagnaro, entrambi placcatori inesorabili ed incursori altrettanto abili. La coppia mediana Braley-Allan è apparsa lucida e tecnicamente precisa nella regia e nel gesto tecnico in ogni circostanza. Allan ha trasformato tutte le mete meno una. La vittoria odierna e il punto di Bonus offensivo guadagnato portano a 10 il punteggio in classifica: una posizione che rimarrà sicuramente tale anche se la Nuova Zelanda vincerà la prossima partita (arriverebbe a quota 9). Inoltre il doppio successo spalanca all’Italia l’accesso alla fase finale della Coppa del Mondo di Rugby del 2023 senza passare per le qualificazioni. Infine, notizia delle notizie: nessun infortunio subito e pochissime penalità in partita (la prima è arrivata quasi al quarto d’ora). L’Italia continua ad essere al completo nonostante la durezza della manifestazione.
E se andrà male, rimane sempre l’ultima partita contro la Nuova Zelanda. Gli All Blacks, una volta sicuri della promozione ai quarti in base al computo dei bonus, potrebbero non essere così motivati. Chissà, mai dire mai!
Italia vs Canada 48-7 (17-0)
Marcatori: p.t. 3’ c.p. Allan (3-0); 8’ m. Steyn tr. Allan (10-0); 13’ m. Budd tr. Allan (17-0); s.t. 44’ m. Negri tr. Allan (24-0); 58’ meta Tecnica Italia (31-0); 62’ m. Bellini (36-0); 70’ m. Coe tr. Nelson (36-7); 74’ m. Zani tr. Canna (43-7); 79’ m. Minozzi (48-7)
Italia: Minozzi; Benvenuti (41’ Bellini), Campagnaro, Hayward, Bisegni; Allan (62’ Canna), Braley (72′ Palazzani); Steyn (62’ Mbandà), Polledri, Negri; Budd (cap), Sisi (55’ Ruzza); Ferrari (47’ Riccioni), Bigi (59’ Zani), Lovotti (47’ Quaglio) All. O’Shea
Canada: Parfey; Hassler (62’ Coe), Lesage, Blevins (8’ Hearn), Van Der Merwe; Nelson, McRorie (66’ Mackenzie); Ardron (cap), Rumball (15’ Heaton), Sheppard (76’ Campbell); Larsen, Keys; Tierney (50’ Keith), Howard (57’ Piffero), Buydens (39’ Duru-Sears) All. Jones
Arbitro: Nigel Owens (WRU)
Cartellini: al 58’ giallo per Heaton (Canada)
Calciatori: Allan (Italia) 4/5; Nelson (Canada) 1/1; Canna (Italia) 1/2
Note: campo in buone condizioni. Pomeriggio estivo con 27 gradi. Presenti 16.984 spettatori
Punti conquistati in classifica: Italia 5, Canada 0Man of the match: Jake Polledri (Italia)