Si avvicina il Natale e comincia il consueto conto alla rovescia di collezionisti e semplici appassionati di figurine. Come avviene ogni anno, sin dal lontano 1961, la Panini sta infatti per pubblicare l’attesissimo album dei Calciatori (nella foto di apertura la memorabile rovesciata di Parola icona del calcio di tutti i tempi). L’edizione 2017-18 sarà la 57esima raccolta prodotta in Italia dalla storica azienda di Modena. In oltre mezzo secolo di vita, con migliaia e migliaia di figurine stampate, si contano letteralmente sulle dita di una mano gli errori di stampa più clamorosi commessi dalla Panini. L’ultimo a essere portato alla luce si deve in questi giorni a Emanuele Gatto, un giornalista appassionato del calcio del tempo che fu e, naturalmente, anche di figurine di cui è collezionista accanito, il quale ne ha dato notizia con un dettagliato post sulla sua pagina Facebook che qui riprendiamo integralmente.
Si tratta di una “gaffe” commessa esattamente 50 anni fa. Nell’edizione 1967-68 dei Calciatori risulta uno scambio di persona: nelle pagine di Serie A dell’album riguardanti la Spal, l’ultima figurina è dedicata a “Gildo Rizzato”, con tanto di dati anagrafici (nato a Montagnana (Pd) il 2-2-1948), ma in realtà a essere immortalato nella foto è un suo compagno di squadra, Ezio Vendrame. Una svista restata inedita per tutto questo tempo in modo clamoroso, se si pensa che Vendrame è stato ed è tutt’oggi un personaggio da copertina, osannato e venerato, prima come giocatore sublime, poi come poeta, scrittore e musicista, con decine e decine di articoli (“L’Avvenire”, il giornale dei vescovi italiani, in occasione dei suoi 70 anni compiuti lo scorso 21 novembre lo ha omaggiato con un lungo articolo definendolo il “Pasolini del gol”) e libri a lui dedicati in tutto il mondo. L’ultimo è uscito lo scorso maggio addirittura in Argentina, dove gli è stato riservato un capitolo in un volume sui 22 calciatori più “matti” della storia del calcio, a fianco di giocatori del calibro di Eric Cantona, Garrincha, Socrates, George Best o René Higuita.
In alto a sinistra la figurina di Rizzato con raffigurato però il viso di Vendrame, correttamente inquadrato in piedi sulla destra nella foto con la Spal Campione d’Italia 1967-68 nella De Martino (l’odierna Primavera). In basso, in foto più recenti, Vendrame a sinistra e Rizzato a destra.
Fino alla scoperta dell’affaire Vendrame-Rizzato, si conoscevano solo altri tre casi di scambi di persona. Nella raccolta Panini del 1973-74 la figurina di Giuliano Manfredi, portiere del Parma in serie B, in realtà raffigura Mirko Benevelli. Nella collezione 1975-76 la figurina di Roberto Pruzzo, bomber del Genoa in B, è rappresentata dal faccione baffuto di Sergio Rossetti; la Panini si accorgerà dell’errore e produrrà la nuova figurina con il “vero” Pruzzo e così sul mercato girarono entrambe le immagini che oggi sono molto ricercate dai collezionisti. Nella raccolta 1980-81 nel Cagliari, in serie A, c’è Claudio Azzali, ma la figurina ritrae Marco Ricci. Quindi la “gaffe” svelata da Gatto, dal momento che riguarda il campionato 1967-68, va ritenuta la prima in cui è incappata la Panini da quando ha iniziato a mettere in commercio le raccolte dei Calciatori.
Mentre di Vendrame, come detto, si sa praticamente tutto, su Gildo Rizzato scarseggiano notizie. La sua carriera, dopo quell’esperienza alla Spal, si è svolta nelle serie inferiori (Empoli, Triestina, Sangiovannese, Monselice) e non ha più avuto quindi altre opportunità di apparire su alcun album. A mo’ di “risarcimento” Gatto lo ha intervistato per farsi raccontare sia il suo passato calcistico ma soprattutto la storia dello scambio di persona. Oggi Rizzato è uno stimato imprenditore che dal 1987 esporta biciclette in tutto il mondo con la sua azienda Gr Bike con sede a Padova. Da 24 anni, inoltre, è presidente dell’Abano Calcio, squadra che milita in serie D. “La vicenda della figurina fantasma? Tutta colpa del servizio militare -ha spiegato Rizzato -. Quando quelli della Panini vennero a fare le fotografie per l’album, non ero con i compagni della Spal, ma in caserma a svolgere la leva. Il fotografo ha fatto i suoi scatti, ha presa una foto a caso e sotto ci ha inserito i miei dati anagrafici. Io e Vendrame eravamo entrambi riserve, non eravamo famosi e avevamo tutti e due il ruolo di attaccante. Fu quindi un errore veniale quello della Panini, semplicemente ci confusero. Comunque nessun problema, certo resta un po’ di dispiacere perché era l’unica occasione per finire sull’album dei calciatori…”.
Rizzato ha rivelato che con Vendrame parlarono a suo tempo della vicenda facendosi un sacco di risate. “Con lui sono rimasto amico -ha aggiunto-, sono stato alla presentazione di un suo libro e poi lo vedevo spesso giocare qui in zona, tra Vicenza e Padova. La cosa più paradossale è che in quella stagione 1967-68 io feci sette presenze ed Ezio neanche una: lui però ha avuto la sua foto sull’album e io no”. Purtroppo la carriera ad alti livelli di Rizzato terminò la stagione seguente quando si ruppe legamenti del ginocchio e menischi durante una partita di Coppa Italia contro la Roma. Nel calcio però ci è restato, addirittura con un incarico da presidente. “Con l’Abano mi diverto, mi piace soprattutto puntare sul settore giovanile. La squadra lo scorso anno è arrivata terza, quest’anno però siamo ultimi in classifica. Ma non mi arrabbio – ha chiosato Rizzato -: mi basta capovolgere la pagina del giornale con la classifica e…siamo primi!”.