Si apre oggi alle 15 nella Galleria di Santa Maria dei Miracoli a Roma in via del Corso, 256 (e si chiudera’ mercoledi’ 20 luglio) la personale dei dipinti di Halina Skroban, eclettica artista di origini polacche naturalizzata romana.
“Il corpo di una donna e’ come un violino incantato; E’ inciso nel legno squisito. Il legno dell’albero che nel bosco ha crepitato di piu’“.
Le parole con cui Lucja Pauksztelo esordisce nella poesia dedicata alla Skroban in occasione di questa personale centrano il significato profondo del lavoro artistico dell’artista polacca nello stesso identico modo in cui, nella stessa poesia presente nel programma, lo chiudono: “Come in attesa di cenno del dirigente, desiderose d’affetto e forza del maestro, dal tocco delle tue dita gia’ sono gonfie le corde. E’ l’ora del concerto, Mio caro”. Inequivocabile.
La mostra, per dirla anche con le parole della pittrice, “e’ la realizzazione di un’idea personale incentrata da un lato sulla Donna tra Sacro e profano (Sacro inteso come ascesi mistica e Delectio agapica cioe’ cancellazione dell’amore carnale ndr). Dall’altro lato Eros e sensualita’. La sintesi tra le due correnti “filosofiche” nei lavori della Skroban.
Il Vernissage ad inviti si tiene venerdi’ 15 luglio alle 19:30