Va riconosciuta a FDI la volonta’, unita alla credibilta’ istituzionale, di riempire – dopo le macerie post amministrazione M5S – l’incredibile vuoto lasciato dalla sinistra su una parte cosi’ importante della vita dei cittadini.
E cosi’, in natura ancor prima che in politica, i vuoti si riempiono ed ecco arrivare un sacrosanto confronto tra i gestori dello Sport pubblico promosso dall’area sportiva romana di FDI. Di qualita’ gli oratori: Marco Perissa, romano, deputato FDI, ex dirigente e imprenditore sportivo, attualmente segretario della Commissione Sport della Camera dei Deputati; Federico Rocca, componente della Commissione Sport di Roma Capitale. Il tutto abilmente moderato da Alessandro Cochi (praticante, dirigente e amministratore istituzionale dello Sport da sempre).
Il parterre era composto da concessionari pubblici che si riconoscono nell’area FDI e non solo. Abbiamo visto anche Roberto Tavani, delegato allo Sport dell’ex Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti il quale in due mandati, nonostante il personale e riconosciuto impegno dello stesso Tavani nella stesura della nuova legge regionale sullo Sport, non è riuscito a farla approvare: così ora, con la nuova maggioranza, da luglio si ricomincia tutto da capo e forse a qualcuno salteranno le ferie ….. (leggi SportPolitics).
Gli amministratori capitolini si sono limitati a mettere gentilmente a disposizione la sala di via Capitan Bavastro, sede del Dipartimento Sport del Comune di Roma, ed hanno preferito evitare il confronto (anche quelli della precedente amministrazione). Eppure, l’iniziativa era nelle parole e nei fatti “trasversale” cioe’ diretta a migliorare il bene comune rappresentato da una buona pratica sportiva dei cittadini.
Tutti i partecipanti hanno lasciato trasparire la storica sensazione che, almeno da Roma in giu’, i gestori di impianti sportivi pubblici siano “Figli di un Dio minore”, destinati al perenne oblio da parte delle istituzioni: l’impressione è stata quella di uno “sfogatoio” per le lamentele di ciascun gestore piuttosto che un dibattito vero che fosse in grado di far emergere si i problemi ma anche soluzioni. Soluzioni che negli anni passati erano state trovate con un po’ di fantasia e molto coraggio che ora sembrano mancare del tutto a questa classe politica.
Lato Relatori, l’onorevole Marco Perissa ha sottolineato il lavoro di FDI che ha portato in dirittura d’arrivo la legge nazionale sullo sport, in particolare sul lavoro sportivo, la gestazione della quale era iniziata addirittura ai tempi del governo giallo verde. Tante le insidie che una legge del genere deve affrontare stante il disarticolato mondo sportivo che sembra essere composto da lavoratori che non sembrano lavoratori, forse sono volontari ma forse anche no: il testo normativo è stato più volte ritoccato ora sia in attesa della pubblicazione di un ennesimo “correttivo”.
Nello specifico del confronto, tutti gestori intervenuti hanno calcato la mano (anzi, la voce..) sugli aspetti urbanistici. Hanno rivendicato le caratteristiche specifiche degli impianti sportivi e delle sue necessità di adeguarsi continuamente alle necessità e alle esigenze dello sport praticato invocando, non sempre a proposito, norme più semplici e “permissive” sulle coperture come avviene in altre regioni. Dimenticando pero’ che in materia di Sport ogni Regione possiede autonomia legislativa. Alcuni altri hanno espresso il timore che il nuovo regolamento miri a recuperare il contenzioso in essere con le circa tre decine di concessionari (di questi solo cinque hanno somme ingenti in ballo) facendo cassa con nuovi bandi di assegnazione che vedrebbero quindi coinvolti anche i concessionari virtuosi e non solo quelli morosi che, magari, sarebbero favoriti dalla volonta’ dell’amministrazione di non perdere le somme non riscosse attraverso un “patteggiamento”.
In ogni caso, nei primi giorni del prossimo mese di luglio avremo la possibilita’ di assistere ad un nuovo confronto proprio sulla nuova legge regionale sullo Sport alla presenza, auspichiamo, delle piu’ alte cariche istituzionali del nostro paese.