La domanda sorge spontanea alla luce del programma Sport del Contratto di Governo Lega-CinqueStelle (vedi qui).
Lo stile, la cifra, le corde (ricambiate) messe in campo dal Governo Renzi nella persona di Luca Lotti con il Presidente del Coni Malagò non sembrano poter essere duplicati” visto il programma SPORT che la Lega, da sola, ha presentato nel contratto.
In particolare non lascia presagire nulla di buono, per Malagò, uno dei passaggi: “Occorre intervenire anche su aspetti che possano migliorare il funzionamento degli organi sportivi. Ad esempio, riteniamo necessaria una revisione delle attuali competenze del CONI (…) risulta altrettanto importante che il governo assuma, con maggiore attenzione, il ruolo di controllore delle modalità di assegnazione e di spesa delle risorse destinate al CONI”.
Interessante anche il passaggio che riguarda l’Istituto per il Credito Sportivo: “Attraverso l’Istituto del Credito Sportivo (anche grazie ad un potenziamento delle sue sedi regionali) insieme ai Comitati Regionali del CONI, occorre potenziare il fondo di garanzia a favore delle Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche, al fine di renderlo realmente fruibile per consentire la ristrutturazione o realizzazione di impianti sportivi con la relativa gestione diretta”.
Prosegue: “Sempre attraverso l’ICS, è necessario agevolare gli enti pubblici nella stesura di bandi e azioni di partenariato pubblico privato finalizzati alla ristrutturazione o creazione di nuovi impianti sportivi. Occorre poi agevolare i Comuni disagiati attraverso l’inserimento dell’impianto sportivo locale nell’ambito del servizio pubblico territoriale”.
Da non dimenticare che l’eminenza grigia della Lega di Salvini è Giancarlo Giorgetti che, oltre che di Economia, si occupa anche di Sport: è (era?) infatti responsabile Sport e Associazionismo della Lega. Giorgetti può contare su personaggi di prim’ordine a partire da Antonio Rossi, due volte oro olimpico ad Atlanta nel 1996, nel K1 500 mt e nel K2 1000 mt insieme a Daniele Scarpa, e Campione olimpico anche a Sidney nel 2000 sempre nel K2 1000 mt insieme a Beniamino Bonomi. Con la Lega Nord Rossi è stato Assessore allo Sport della Provincia di Lecco, Assessore allo Sport della Regione Lombardia (giunta Maroni) e dal 2018 è sottosegretario ai grandi eventi sportivi della Regione Lombardia. Rossi si è occupato della legge regionale della Lombardia sullo Sport del 2014 (vedi qui). Anche Claudio Barbaro, eletto al Senato della Repubblica -circoscrizione Campania- come capolista leghista nel collegio plurinominale Caserta-Avellino-Benevento, può aspirare ad un incarico di governo: romano, classe 1955, una lunga carriera sportiva e politica nel centrodestra, è conosciuto soprattutto per la sua longeva presidenza dell’ASI (Alleanza Sportiva Italiana) e per i suoi molteplici incarichi sportivi pubblici (membro della Giunta CONI dal 2005 e Presidente Agenzia Regionale per lo Sport AGENSPORT –Ente strumentale di diritto pubblico della Regione Lazio- dal 2004 al 2005) e privati.
A trazione 5 Stelle, per la cronaca, c’èra un annunciato Ministro dello Sport: Domenico Fioravanti, due volte campione olimpico nel nuoto a Sydney 2000, praticamente un subalterno del Presidente del Coni. Non si può non notare lo stridere (assordante) di questa candidatura secca a Ministro del campione, non eletto alla Camera sconfitto dal candidato del centrodestra nel collegio di Torino2: un atleta olimpico che si schiera con un movimento che ha fatto ferocemente naufragare la candidatura “pesante” di Roma per le Olimpiadi del 2024 con un NO secco e senza appello. Curioso a questo proposito l’endorsement di Grillo sulla candidatura di Torino per le Olimpiadi invernali del 2026 (le dichiarazioni di Roberta Lombardi, neocapogruppo 5 Stelle in Regione Lazio e del presidente della Commissione Sport di Roma non aiutano a fare chiarezza sul programma sportivo dei 5 Stelle). In ogni caso, il programma Sport dei 5Stelle risulta essere uno sforzo “a più mani”. Quelle di Simone Valente, classe 1987 eletto alla Camera nel Collegio Ligura 02, con le idee chiare sul tema Attività motoria, quelle di Daniele Frongia, Assessore Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi cittadini di Roma e braccio destro e sinistro della Sindaca Raggi e per finire, quelle di Mauro Bardaglio, Insegnante di Educazione Fisica in pensione, una carriera politica nel PCI (segretario provinciale della FGCI, dal 1975 al 1990 segretario cittadino di Verbania del PCI, dal 1983 al 1987 segretario provinciale del PCI, dal 1990 al 1993 assessore alla cultura, al personale e al turismo al comune di Verbania) virato negli ultimi anni su posizioni grilline.
Sul versante Forzista avevamo trovato Paolo Barelli, non proprio un amico di Malagò eletto a Terracina (Latina) personaggio molto addentro alle vicende sportive nazionali (non ha mai nascosto le sue mire sulla poltrona di Presidente del Coni). Storiche le sue dispute con Malagò in più di un tribunale sportivo. Poteva essere un “papabile” per la poltrona di Ministro dello Sport nel caso di partecipazione di Forza Italia nell’esecutivo.
Dunque, sembra non ci siano rose per Malagò, solo spine.